Saturno Buttò parte dalla figura umana di riscontro autentico, senza idealizzazioni troppo ricercate, perché la vita vissuta diviene focus per una continua e precisa disamina artistica. Proprio all’interno di questa visione si fondano le dimensioni care al Maestro di spiritualità e fisicità: la prospettiva religiosa del Cristianesimo lumeggia sulla principale costante ricerca di Saturno. Fisico e spirito si fondano in un unicum dagli alti contenuti pittorici in quanto, lungi dal concetto di provocazione, l’approfondimento per una figura ruota in un calibrato gioco di sensualità e misticismo. Dunque Emozione, Eros, Religione, Vita e Morte si uniscono laddove l’estasi si carica di visioni e contenuti ulteriori, perché nulla è definito e tutto si auto genera in costanti visioni simboliche assimilate proprio dalla nostra contemporaneità.    Tali arie pittoriche, intrise all’interno di un binomio antico e sacro, s’irradiano anche attraverso onde sonore liturgiche. Una musica evocativa che, entrando in simbiosi con le opere di Buttò, fornisce, alimenta, determina e crea possibili tematiche, assimilate dal vissuto dell’artista, per futuri lavori su tela.   Ecco come la musica In den Gärten Pharaos dei Popol Vuh rende interiore ciò che è esteriore come indicato dal leader Florian Fricke. Rumori ambient, percussioni, onde sonore aquatiche, potenti ancestrali note musicali d’organo e gong uniscono il materiale con l’immateriale per una spiritualità incessante.

 In sintesi, oscillazioni risonanti che s’interfacciano con le pennellate calibrate di Buttò all’interno di un articolato e personale singolo pensiero: il Gotico.                                                                                  Goth, termine inglese, unisce più substrati culturali che dalla moda all’estetica passa indistintamente alle nobili arti precedentemente menzionate. Originato più in senso negativo dal nome del popolo barbaro dei Goti, per indicare la connotazione di significato non positivo e svantaggioso in paragone soprattutto a qualche elemento terreno o meno, dalla fine del 1700 il genere Goth cambiò prospettiva inserendosi come uno stile pari agli altri da vivere e condividere.

In quest’ottica il Gotico entra e confluisce nella pittura del Maestro condensandosi e amalgamandosi in sfumature di approccio che lo caratterizzano tra gli universi, che sempre personalizza, suddivisi nelle culture del Fetish, Vampire, Esoteric, Aristocrat, Elegant e Romantic.

Dunque, la sintesi dell’universo artistico di Saturno Buttò si determina all’interno di un continuum, nel quale l’equilibrio tra fisico e spirito fa gravitare e generare tutte le varianti figurative umane possibili.

Alain Chivilò